In origine torre di guardia, fu costruita dalla repubblica di Lucca nel 1500, per poi essere trasformata in una prigione. Deve il suo nome all'errata attribuzione della sua costruzione a Matilde di Canossa.
La Torre Matilde è il più antico monumento di Viareggio ed è il simbolo della città.
Totalmente costruita in pietra, ha subito molti cambiamenti e restauri; adesso è sede di attività culturali, mostre ed esposizioni.

Il Palazzo delle Muse, edificato nel 1867, è stato prima un ospedale, poi una colonia estiva per ragazzi. Adesso è una biblioteca e sede della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GaMC) intitolata a Lorenzo Viani, famoso incisore, pittore e scultore Espressionista del '900, amico di Gabriele D'annunzio; tra le opere dell'artista possiamo ricordare anche il monumento ai caduti di Piazza Garibaldi.

Piazza Garibaldi ospita il Monumento ai Caduti, opera di Lorenzo Viani, inaugurato nel 1927. La scultura non è piaciuta agli abitanti di Viareggio che hanno rinominato il luogo “Piazza delle Paure”.
Tutti i bambini di Viareggio hanno sempre temuto questa zona a causa del suo aspetto così tenebroso.

Uno dei luoghi più belli della Versilia: è una via pedonale lunga più di 2 km con edifici in stile Liberty, negozi, ristoranti e caffè.
La Passeggiata di Viareggio oggi è molto diversa da come si presentava agli inizi del '900: nel 1917 un incendio ha distrutto quasi tutti gli edifici che sono stati ricostruiti nelle forme attuali. Qui è possibile ammirare il meraviglioso Gran Caffè Margherita, un edificio dalle forme orientali, con due torrette con cupole arabeggianti.

Nel 1822 il corpo del poeta inglese Sir Percy Shelley fu trovato sulla spiaggia di Viareggio. Il poeta era annegato dopo il naufragio del suo veliero. In quel punto adesso c’è un monumento di Urbano Lucchesi che raffigura l'autore. Il corpo di Shelley fu bruciato proprio in quel luogo alla presenza di sua moglie Mary e Lord Byron.

Si tratta di un edificio storico situato nella città di Viareggio, appartenuto a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Il palazzo fu costruito nel 1822 in riva al mare, davanti al luogo dove era annegato Shelley.
Paolina Bonaparte amava molto le poesie di Shelley e ha voluto costruire il palazzo proprio in questo punto.

Si tratta di uno dei migliori esempi di architettura di inizio '900. La sua struttura attuale risale al 1926 su progetto di Alfredo Belluomini. Il pittore Galileo Chini ha decorato la facciata esterna e l’interno.
Villa Argentina deve il nome alle origini argentine della sua proprietaria Francesca Racca Oytana. Completamente restaurata, adesso è sede di mostre ed eventi culturali, ma si può visitare anche solo per ammirare le sue splendide ceramiche.

Un vero e proprio polmone verde nel cuore della città, ancor più prezioso per la realtà marinaresca di Viareggio. In realtà qui insistono ben due pinete, una in pieno centro e l’altra nella zona sud che fa parte del vasto parco naturale di San Rossore. In estate le due pinete sono frequentate da turisti in cerca di fresco.
All’interno delle pinete ci sono giostre, locali da ballo, piccoli ristoranti e si possono noleggiare le biciclette e i tipici “grilli”.

L'Hotel di lusso che ha ospitato nobili, intellettuali e artisti fu costruito negli anni Venti con il nome di Select Palace Hotel. Nel 1938 prese il nome di Principe di Piemonte divenendo anche il set per le riprese di alcuni film.
La monumentale struttura si contraddistingue per il suo particolare ingresso all'angolo tra due strade.

Inaugurata nel 2001, è il più grande ed importante centro italiano dedicato al Carnevale. Qui nascono i famosi carri del Carnevale di Viareggio, uno delle manifestazioni più importanti d'Italia e più amate dagli abitanti di Viareggio.

La villa, progettata come casino di caccia, fu costruita a partire dal 1821 dall'architetto Lorenzo Nottolini per la duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone. Comprende tre edifici: il corpo centrale per la residenza e le ali laterali per stalle e abitazioni di servizio. Il grande parco attorno alla villa, oggi parte del parco naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, venne tagliato dal grande viale dei Tigli. Dopo la morte della duchessa, nel 1834 la villa fu ampliata, con l'aggiunta di nuovi edifici. Nel 1850, la villa fu collegata alle ali laterali e il giardino ristrutturato, estendendosi fino a 36.000 m². Oggi la villa è usata per scopi culturali quali esposizioni e conferenze.
